Come il retail sta ridefinendo il consumo immediato nel food

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consumo immediato nel food

Il retail e la ristorazione sono separati da una linea di demarcazione sempre più sottile. Come riporta Circana, nel 2023 i consumatori europei hanno speso 888 miliardi di euro in cibo e bevande, e il 37% di questa cifra è stato dedicato a prodotti di “consumo immediato” – alimenti pronti come panini e piatti caldi, acquistati sia nei supermercati che nei ristoranti. Questa tendenza segnala una competizione sempre più forte tra retail e ristorazione, poiché la domanda dei consumatori si orienta verso opzioni pratiche e accessibili. Oggi, molti vedono il retail come alternativa ai ristoranti per pasti veloci, contribuendo a ridurre la distanza tra i due settori.

La quota della ristorazione commerciale è infatti diminuita, passando dal 79% nel 2021 al 77% a metà 2024, mentre i canali non commerciali come il retail sono aumentati dal 21% al 23%. La domanda crescente di prodotti Ready-To-Eat (RTE) ha spostato una parte della spesa alimentare verso i supermercati, che diventano così concorrenti diretti della ristorazione tradizionale. Questo cambiamento è stato favorito dalla pandemia, che ha accresciuto l’importanza dell’accessibilità e della rapidità di consumo.

Secondo Edurne Uranga, VP di Foodservice Europe di Circana, i consumatori scelgono principalmente in base all’accessibilità, al valore e all’esperienza, senza più una netta distinzione tra ristorazione e retail. Per rispondere a queste nuove esigenze, i supermercati stanno ampliando la gamma di opzioni RTE e includono sempre più frequentemente spazi per la consumazione sul posto. Allo stesso modo, i ristoranti stanno adattando le proprie offerte per il consumo domestico, con modalità di takeaway, drive-thru e consegne, che oggi rappresentano il 43% della spesa complessiva nel settore del foodservice.

Dalla ricerca emergono diversi aspetti chiave. Negli ultimi anni, il consumo fuori casa nei supermercati è aumentato in tutta Europa, con la Francia e il Regno Unito in testa per percentuali di spesa. Si rileva anche un incremento significativo della domanda di pasti RTE per il pranzo, che è cresciuta del 9% nell’ultimo anno. Inoltre, mentre negli ultimi due anni i prezzi nel retail sono aumentati più rapidamente della ristorazione, di recente questa tendenza si è invertita, suggerendo un possibile cambiamento nella percezione dei consumatori riguardo ai costi dei prodotti di ristorazione.

Questa dinamica evidenzia come i confini tra retail e ristorazione si stiano dissolvendo, con entrambi i settori impegnati ad ampliare le proprie offerte per soddisfare la crescente domanda di soluzioni pronte al consumo e opzioni per il consumo domestico. La competizione tra i due ambiti, attraverso offerte integrate e collaborazioni, sta ridefinendo il mercato, spingendo le aziende a innovare e a sviluppare strategie capaci di soddisfare le nuove aspettative dei consumatori.

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