MartinoRossi, azienda italiana con una storia settantennale e oggi guidata dalla terza generazione, consolida la propria posizione nel segmento plant-based puntando su innovazione, sostenibilità e internazionalizzazione. In un mercato in evoluzione, caratterizzato dalla crescente attenzione di Millennials e Gen Z verso il benessere e la salute, il gruppo sviluppa brand proprietari come Beamy, Goodly, Mr. Beans e Mais Corvino per intercettare nuove abitudini di consumo e rafforzare la propria presenza sia nel B2B che nel BTC. Il CEO Stefano Rossi racconta le strategie adottate, i progetti futuri e la visione di un’azienda che controlla direttamente ogni fase della filiera, dal seme al prodotto finito.
1. Come si stanno evolvendo le abitudini dei consumatori in merito ai prodotti plant-based e proteici? Quali trend osservate come più rilevanti nel breve e medio termine?
Le abitudini di consumo stanno cambiando, spinte da Millennials e Gen Z, sempre più attenti a sostenibilità, benessere animale e salute. Cala dunque il consumo di proteine animali a favore di prodotti plant-based, ormai parte dell’offerta mainstream. Cresce anche la richiesta di soluzioni pronte al consumo, mentre cala la domanda di prodotti meno immediati come i legumi secchi. I buyer cercano referenze che coniughino sostenibilità, qualità nutrizionale e praticità. Prevediamo un’accelerazione di questi trend, con un’innovazione continua nell’ambito plant-based, anche sul fronte delle fonti proteiche alternative e della funzionalità nutrizionale dei prodotti.
2. Quali sono i mercati internazionali più ricettivi per la vostra offerta e quali strategie state adottando per rafforzare la presenza all’estero?
I nostri mercati chiave sono Nord America ma anche Sud Europa, inclusa ovviamente l’Italia, specialmente per i sostituti della carne e delle uova, ambiti in cui siamo attivi con il nostro brand Beamy. Notiamo anche una forte crescita in mercati come il Medio Oriente e l’Asia. Esportiamo circa il 50% della nostra produzione, con un focus sull’Europa, ma stiamo potenziando la presenza negli USA dove operiamo con una filiale e due hub logistici. Puntiamo sul potenziamento del canale retail, valorizzando i brand Beamy, Goodly, Mr. Beans, Mais Corvino e sul miglioramento continuo delle formulazioni, sia in termini di pulizia dell’etichetta che di profilo nutrizionale, reso possibile anche dal fatto che siamo produttori di riferimento per le proteine vegetali da estrazione naturale.
3. Il portafoglio di brand MartinoRossi si è ampliato significativamente negli ultimi anni. Quali sono gli obiettivi di sviluppo per Beamy, Goodly, Mr. Beans e Mais Corvino?
Il nostro core business resta il B2B, con una forte crescita del BTC. Negli ultimi anni abbiamo infatti sviluppato brand proprietari per rispondere alle esigenze dei consumatori finali, senza competere con i nostri partner industriali. L’obiettivo trasversale per tutti i brand è creare valore aggiunto attraverso prodotti innovativi, sostenibili e distintivi. A TuttoFood abbiamo presentato il restyling della gamma Beamy e tre nuove referenze per la preparazione di medaglioni vegetali, senza additivi, allergeni, glutine e soia, ricchi di fibre e proteine, grazie all’aggiunta delle proteine 100% naturali ottenute dai nostri concentrati proteici di legumi. Sempre frutto del nostro recente ingresso nel segmento delle proteine vegetali, sono i Natural Plant Protein Goodly: proteine solubili in polvere nei gusti vaniglia e cacao, prive di glutine, zuccheri aggiunti e additivi, con un’etichetta corta e un’elevata versatilità. Infine, attraverso il brand Mais Corvino, abbiamo presentato i nuovi frollini 100% vegetali e senza glutine, oltre a due birre artigianali gluten free realizzate anch’esse con l’esclusivo mais nero.
4. Il segmento degli snack plant-based sta vivendo una forte crescita. Quali sono i punti di forza della linea Mr. Beans rispetto alla concorrenza?
Mr. Beans si distingue come l’unico snack sul mercato interamente a base di legumi, realizzato con farine da filiera italiana tracciata e garantita. I prodotti della gamma sono ricchi di proteine e fibre, con una lista ingredienti corta e pulita, e un contenuto di zuccheri nettamente inferiore rispetto alla maggior parte degli snack oggi presenti sul mercato. Pensato per un pubblico ampio, dalle nuove generazioni agli adulti, Mr. Beans è stato presentato a TuttoFood nella nuova versione Hi Protein. La gamma include nuove creme spalmabili al cacao a base di legumi italiani, nelle varianti “golosa” e “proteica” (con il 21% di proteine vegetali), 100% plant-based e prive di glutine, soia e nocciole, sostituite con ceci tostati. Inoltre, sono disponibili snack salati non fritti e barrette dolci, tutti a base di legumi.
5. MartinoRossi controlla direttamente ogni fase della filiera produttiva. Quali vantaggi concreti questo modello garantisce in termini di qualità, sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale?
Il controllo diretto della filiera, dalle sementi alla trasformazione, garantisce tracciabilità, qualità e sicurezza alimentare. Questo modello, adottato da oltre 40 anni e rafforzato nel tempo, ha contribuito alla crescita dell’azienda del 50% negli ultimi 5 anni. In termini di sicurezza alimentare, minimizza i rischi di contaminazione e assicura la conformità agli standard internazionali. Sul fronte della sostenibilità, la gestione agricola responsabile e la collaborazione con gli agricoltori ottimizzano l’uso delle risorse, riducono l’impatto ambientale e promuovono pratiche innovative. In quest’ottica si inserisce anche il progetto Campi d’Italia, che include attività di ricerca e sperimentazione in campo: con oltre 16.000 ettari gestiti e più di 700 aziende agricole partner, questo modello rafforza la Business Unit agricola e costituisce un elemento distintivo e strategico.
6. Lei rappresenta la terza generazione alla guida dell’azienda. In che modo la storia familiare e l’esperienza internazionale hanno influenzato la sua visione strategica per MartinoRossi?
Celebriamo quest’anno 70 anni. Fin dalla prima generazione, con mio nonno Martino, l’azienda ha affiancato alla vendita di materie prime una consulenza diretta con gli agricoltori. Negli anni ’90 siamo stati pionieri nel mondo allergen-free, anticipando un tema cruciale per la sicurezza alimentare. Nel 2013, l’attenzione si è spostata sul fronte delle proteine vegetali e sull’innovazione in chiave clean label, sviluppando farine proteiche e ingredienti funzionali che hanno portato alla nascita dei brand proprietari e all’ingresso in nuovi mercati con un forte orientamento alla food tech. Il mio ingresso nel 2008 ha avviato una trasformazione strutturale con divisioni export dedicate, partecipazione a fiere e investimenti diretti all’estero. Quindici anni fa MartinoRossi era una realtà locale ma già fortemente innovativa; oggi è un’azienda orientata all’internazionalizzazione, con una visione chiara e ambiziosa per il futuro.
7. Quali sono le principali sfide che intravede per il futuro del settore plant-based e proteico e come si sta preparando l’azienda per affrontarle?
Il mercato plant-based è in crescita, ma sta attraversando una fase di selezione: molti prodotti affollano lo scaffale, spesso con etichette lunghe e poco salutari. Crediamo che saranno le nuove generazioni a guidare la domanda, ma spetta alle aziende offrire soluzioni davvero sostenibili. In quest’ottica, abbiamo investito nello sviluppo di ingredienti innovativi e sostenibili, come dimostrano i nostri ultimi lanci. Abbiamo inoltre sfruttato incentivi del PNRR e del MISE per integrare la produzione ed essere maggiormente sostenibili e competitivi sui mercati.