PepsiCo ha annunciato la chiusura dello stabilimento Frito-Lay di Rancho Cucamonga, in California, una struttura attiva da 55 anni che impiega circa 480 persone. La decisione si inserisce nel contesto di un più ampio rallentamento dei consumi che sta spingendo diverse aziende del settore alimentare a ridimensionare la produzione.
L’azienda non ha fornito dettagli su tempistiche, motivazioni precise o sui prodotti realizzati nell’impianto, ma ha assicurato che sosterrà i dipendenti coinvolti attraverso una transizione con indennità e benefit. Restano invece attive le operazioni di magazzino, distribuzione e trasporto nel sito californiano.
Frito-Lay gestisce oltre 30 stabilimenti produttivi negli Stati Uniti, ma non è l’unica ad aver annunciato tagli: negli ultimi mesi anche Post Holdings, Conagra, Del Monte e J.M. Smucker hanno deciso chiusure simili per adattarsi alla domanda in calo.
A febbraio, un altro impianto Frito-Lay a New York, dove si producevano gli snack PopCorners, è stato dismesso, coinvolgendo 287 lavoratori. L’intera divisione snack di PepsiCo — che include marchi come Doritos, Fritos e Sun Chips — ha subito un calo dell’1% in volumi e ricavi in Nord America, secondo l’ultima trimestrale.
Il CFO Jamie Caulfield ha parlato di “performance fiacca” per Frito-Lay, ma ha assicurato che sono in atto strategie per rilanciare il business, anche se richiederanno tempo.