L’Istat ha diffuso gli indici dei prezzi agricoli con la nuova base 2020=100, mantenendo 255 prodotti nel paniere nazionale – 109 venduti e 146 acquistati – aggregati in 39 gruppi. L’indagine, realizzata con 54 Camere di commercio su 78 province, garantisce una copertura del 75,3% della Superficie Agricola Utilizzata (SAU), con 6.735 quotazioni mensili.
Tra il 2021 e il 2024, i prezzi dei prodotti acquistati dagli agricoltori hanno registrato un +9% nel 2021, +24,1% nel 2022, per poi calare del -1,9% nel 2023 e del -4,5% nel 2024. Gli aumenti sono stati trainati da energia (+8,5 p.p. nel 2022), mangimi (+7,3 p.p.) e concimi (+4,0 p.p.). In calo nei due anni successivi, questi stessi gruppi hanno contribuito maggiormente alla flessione.
Per i prodotti venduti, dopo i rialzi del +7,9% nel 2021 e +20% nel 2022, la crescita si è attenuata a +1,9% nel 2023 e +1,1% nel 2024. Tra i vegetali, cereali e frutta hanno trainato nel biennio 2021-2022; nel 2024 spiccano vino, ortaggi e olio d’oliva. Tra i prodotti animali, il sostegno più recente arriva dai derivati (+0,6 p.p.).
A livello territoriale, Emilia-Romagna e Veneto guidano per numero di quotazioni, con rispettivamente il 13,7% e l’11,7% del totale. Il paniere aggiornato riflette le principali tendenze produttive e non ha subito modifiche nella sua composizione nazionale.
L’indice utilizza la formula di Laspeyres e si basa sui Conti economici dell’agricoltura del triennio 2019-2021. L’aggiornamento quinquennale consente di mantenere l’indicatore in linea con la realtà economica e produttiva del settore.