L’economia USA, con un PIL in crescita del 2,8% nel 2024, affronta un 2025 incerto, secondo l’economista capo della NRF, Jack Kleinhenz. “Le politiche su immigrazione, tariffe, deregolamentazione e tasse offuscano le prospettive”, afferma Kleinhenz. Nonostante una spesa dei consumatori in aumento del 2,8% e vendite retail core del 3,6% nel 2024, i consumatori mostrano incertezza.
A gennaio 2025, le vendite retail core sono calate dello 0,9% rispetto a dicembre, ma sono aumentate del 4,2% su base annua. Il mercato del lavoro rimane forte, con un tasso di disoccupazione al 4%, nonostante i 143.000 posti di lavoro aggiunti a gennaio, inferiori ai 207.000 di dicembre.
L’inflazione è aumentata al 3% a gennaio, rispetto al 2,9% di dicembre, e i prezzi alla produzione sono saliti del 3,5%. “La Federal Reserve difficilmente taglierà i tassi di interesse a breve”, avverte Kleinhenz. L’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan è sceso a 64,7 a febbraio, con aspettative di inflazione al 4,3%, il massimo da novembre 2023. “La mancanza di chiarezza sulle politiche governative può frenare le operazioni aziendali”, sottolinea Kleinhenz. “Siamo preoccupati per i rischi di ribasso”. La NRF, con sede a Washington, D.C., rappresenta il settore retail, che contribuisce con 5,3 trilioni di dollari al PIL annuale e supporta oltre 55 milioni di posti di lavoro negli USA.