TUTTOFOOD 2025, l’importante evento internazionale dedicato al settore agroalimentare, si prepara a dare il benvenuto a Mixology Experience, dal 5 all’8 maggio 2025 a Milano Rho Fiere. Tra le novità di questa edizione spicca la partecipazione dell’imprenditore e consulente Luca Pirola, uno dei massimi esperti del settore e fondatore di Bartender.it, nonché titolare di locali e cocktail bar. Un personaggio iconico che si prevede già possa cambiare le carte in tavola di Tuttofood. Il motivo è l’aggiunta di una componente fondamentale al settore del food. “La mixology è parte integrante della cultura gastronomica italiana, un aspetto da valorizzare durante l’evento” afferma Pirola, sottolineando l’importanza della sinergia tra i due settori, molto vicini tra loro, anche in termini di un’offerta innovativa che sia in grado di celebrare e unire l’arte culinaria e quella della mixology. “Visitatori italiani ed internazionali potranno trovare una reale fotografia del mercato e non dimentichiamoci che la cultura italiana dei liquori e dei distillati è una delle più importanti al mondo” aggiunge il Bartender. L’obbiettivo è già chiarissimo, da maggio 2026 infatti, Pirola, in accordo con il Dott. Cellie, afferma che TUTTOFOOD dovrà diventare TUTTOFOOD&BEVERAGE, così da offrire una visione completa del mercato.
Si tratta di una collaborazione che nasce da un intento ben preciso “Il gruppo Bartender.it che ho fondato nel 2006 è stato fin da subito leader nazionale degli eventi trade e B2B – spiega Pirola – la collaborazione, con la quasi totalità delle aziende beverage e soprattutto nell’ambito dei liquori e spirits, ha fatto sì che si creasse una piattaforma importantissima sia in termini di network che di consapevolezza. Sono principi fondamentali per il gruppo Fiere di Parma, Cibus e Tuttofood. Questa lodevole collaborazione vedrà i due gruppi lavorare fianco a fianco per poter soddisfare il crescente interesse nel mondo del beverage e nel mondo dei cocktail bar”.
Un legame sempre più rilevante quello tra gastronomia e mixology, che in termini molto semplici descrive uno scenario di necessità e soddisfazione, di convivialità e condivisione. “Bere e mangiare sono bisogni primari – sottolinea Pirola – bere bene e mangiare bene sarebbe una buona abitudine. Bere e mangiare insieme e bene portano all’eccellenza del gusto, del corpo e dell’anima”.
Al padiglione del Beverage, Mixology Experience sarà quindi il “cuore pulsante – continua Pirola – che si animerà proprio grazie ai contenuti professionali che porteremo nelle nostre masterclass e nei nostri convegni. Sono ormai anni che il mercato dell’ospitalità e quindi della somministrazione non può prescindere da un’offerta completa di food&beverage”.
30 anni di esperienza
Un’esperienza che inizia nel 1995, quella di Luca Pirola, che step by step inizia a muovere passi sempre più rilevanti dell’ambiente della mixology, di cui è già da tempo uno dei protagonisti indiscussi. A spingerlo sono la voglia e la curiosità, è lui stesso a dirlo, ricordando i primi servizi in sala e dopo il passaggio al banco bar. Arrivano poi le collaborazioni con brand per le creazioni di drink e di lì a poco, non tarda il supporto alla nascita di nuovi prodotti, piani commerciali e di marketing che hanno portato le aziende di cui è fondatore a lavorare con tutte le più grandi marche nazionali ed internazionali, ma anche ad accompagnare le più piccole nelle loro startup e percorsi. Sono passati quasi trent’anni dall’inizio di questo percorso e “diciamo che, romanzandola un po’, sono passato dal turno in lavastoviglie all’imprenditoria, con un gruppo riconosciuto da tutto il mercato – aggiunge – ma ci tengo a ricordare che la mixology è solo una parte del mondo dell’ospitalità”.
La passione e l’impegno non sono gli unici requisiti per ottenere risultati, ma lo è anche la capacità, a volte innata. Il grande pregio di Luca Pirola è infatti la capacità di unire i punti, ascoltare ed osservare da vicino e lontano quello che gli sembra più interessante e potenzialmente utile ai propri progetti. È lui stesso ad affermarlo, aggiungendo “ho avuto la fortuna e l’intraprendenza di conoscere e frequentare le persone più importanti di questo settore e continuo a farlo. Ma tre nomi su tutti posso farli: Agostino Perrone, Dario Comini ed ora l’angelo custode Dom Costa. Hanno creato con me Bartender.it e gliene sarò per sempre debitore”.
Un legame da sottolineare
Inserire la Mixology nella ristorazione di alto livello è il frutto di evoluzioni e cambiamenti che nel corso del tempo sono stati rilevanti per il mercato. “L’evoluzione delle attività ha dapprima concepito che si dovesse avere un’offerta completa e la diffusione del mondo della Mixology ha trovato il suo spazio. Il che a volte è avvenuto rubando un po’ la scena al vino, ma tutto può coesistere, l’importante è che ci siano logica e qualità”.
Fra tendenze e innovazioni la mixology sta evolvendo, ma non si perdono i punti in comune, “il territorio e le sue risorse sono fondamentali nella ricerca dei punti di unione – spiega Pirola – l’armonia e il contrasto sono le regole base nella creazione di un drink, una filosofia che rispecchia anche la cucina. Un punto fondamentale nella ricerca dei punti di unione che possiamo anche estendere al vino, alla birra e non solo per un distillato o un liquore. La ricerca della materia prima e delle sue specificità risultano essere l’essenza della nuova miscelazione, armonizzando con profumi e sapori o giocando con i contrasti degustativi”.
Uno Sguardo al Futuro
Mixology Experience ha già avuto tre edizioni di successo e per il 2025 promette novità interessanti. Ma nessuna anticipazione “dovrete seguirci sui nostri canali per scoprire cosa succederà. Quello che posso dire però è che non solo dentro la fiera se ne vedranno, sentiranno ed assaggeranno delle belle, ma anche nel circuito della Mixology week nel calendario del fuori salone: TUTTOFOOD Week, nei giorni precedenti alla fiera”.
Inoltre, afferma “lavoriamo in tantissime città, non solo italiane, ma i nostri format principali sono sempre stati a Milano. La collaborazione con Fiere di Parma ci porterà sicuramente in qualche modo anche a Cibus. Questo accordo non prevede solo lo spostamento del format ma anche una certa progettualità che stiamo pianificando nei dettagli. Sicuramente non ci annoierà”.
Una battuta finale è dedicata ai più giovani o a chi desidera lanciarsi nel mondo della Mixology “siate curiosi, abbiate volontà e creatività, programmazione e studio, che con una vera passione risulterà sempre leggero. Ricordate che non è obbligatorio essere qualcuno, ma scoprire le proprie skill personali e sfruttarle al massimo”.
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