Addio a Marcello Mutti, patron della storica e omonima impresa parmigiana specializzata nella lavorazione e nelle conserve di pomodoro. Aveva 83 anni. Lo riporta la ‘Gazzetta di Parma’. “Mio padre è scomparso nella casa in cui è venuto al mondo. La casa all’interno dell’azienda”, dice al quotidiano il figlio Francesco, dal 1994 amministratore delegato di Mutti. “L’eredità che ci lascia – prosegue – è quella di vedere l’azienda come un valore, basato sull’importanza della progettualità e della costruzione. Un’azienda in cui l’attenzione e il rispetto verso la persona devono essere prioritari”.
Nato il 25 dicembre del 940, Marcello Mutti si è laureato in Economia e Commercio e sin da giovane ha mostrato una propensione all’innovazione. Sua l’idea, rivoluzionaria per l’epoca, di utilizzare il vetro per conservare i prodotti della sua azienda, contribuendo in modo determinante alla diffusione della passata di pomodoro.
La sua carriera si è sviluppata all’interno della “Corte” di Piazza di Montechiarugolo – comprata dalla famiglia Mutti alla fine dell’Ottocento – dove ha dedicato ogni giorno alla crescita della sua azienda.
Oggi il Gruppo Mutti, con oltre125 anni di storia, è presente in 100 Paesi al mondo con un fatturato netto nel 2023 pari a 665 milioni di euro e 525.000 tonnellate di pomodoro trasformate nello stesso anno. Per quanto riguarda le vendite, nel 2023 i volumi export hanno superato i volumi di vendita italiani a seguito di una crescita a doppia cifra ogni anno. Montechiarugolo (PR) è la sede storica e commerciale del Gruppo che si è man mano ampliato per poter rispondere a tutte le esigenze di gusto. Nello stabilimento di Oliveto Citra (SA) si trasformano invece le specialità tipiche del Sud Italia, come il pomodoro lungo e il ciliegino. Infine, nel novembre 2017 Mutti ha acquistato lo stabilimento CO.PAD.OR di Collecchio, costituendo prima la nuova società Pomodoro 43044 Srl fusa per incorporazione poi a Mutti SpA dal 1° gennaio 2021.