“Basta burocrazia Brexit”: l’appello di M&S per sbloccare i confini del cibo

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A cinque anni dalla Brexit, il direttore di M&S Food, Alex Freudmann, lancia un appello deciso: “È ora di porre fine alla burocrazia che rallenta la circolazione del cibo tra il Regno Unito e l’Irlanda”. Ogni notte, 18 camion M&S partono dalla Scozia verso l’Irlanda, carichi di circa 20.000 prodotti ciascuno. “Ma oggi, invece di una semplice bolla, servono oltre 200 documenti per ogni carico”. Secondo Freudmann, “le regole post-Brexit sono pensate per container navali e alimenti a lunga conservazione, non per il trasporto quotidiano e rapido di prodotti freschi”. Il risultato? “Costi più alti, meno scelta per i clienti e scaffali vuoti nei nostri negozi irlandesi”. Alcuni prodotti come salsicce, hamburger e panini freschi non possono più essere spediti: “Semplicemente vietati”. Anche il Windsor Framework, che ha facilitato i movimenti verso l’Irlanda del Nord, “ha portato con sé nuovi costi e l’assurdità di etichette ‘Not for EU’ su alimenti prodotti secondo standard europei”.

“Non c’è alcuna differenza reale negli standard alimentari tra UK e UE”, afferma, “quindi perché trattare i nostri prodotti come se fossero inferiori?”. M&S spende oltre un milione di sterline l’anno in firme veterinarie per oltre 7.000 articoli: “Una follia burocratica”. Freudmann conclude: “Sosteniamo l’accordo veterinario con l’UE. I vantaggi sono enormi, i contro inesistenti. Il governo deve agire con la stessa velocità con cui parliamo di riforme. È il momento di fare davvero qualcosa”.

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