Il governo brasiliano ha annunciato l’eliminazione delle tasse sulle importazioni di alcuni prodotti alimentari essenziali per ridurre i prezzi e sostenere il potere d’acquisto dei cittadini. Tra i prodotti interessati figurano caffè, olio d’oliva, zucchero, mais, olio di girasole, sardine, biscotti, pasta e carne.
Come riportato da Just Food la decisione è stata comunicata dal vicepresidente e ministro dell’Industria e Commercio, Geraldo Alckmin, dopo un incontro con il presidente Lula e altri ministri. Il provvedimento mira a favorire la disponibilità di beni di prima necessità a prezzi più accessibili.
Parallelamente, il governo intende riformare il Serviço de Inspeção Municipal (SIM), l’ente di controllo alimentare locale, ampliandone la giurisdizione a livello nazionale. Attualmente, i prodotti certificati dal SIM possono essere venduti solo all’interno del comune di produzione; la nuova misura consentirà invece la commercializzazione in tutto il Brasile, includendo prodotti come latte, miele ed uova.
Inoltre, il Ministero dell’Agricoltura ha annunciato un aumento della quota di importazione per l’olio di palma da 60.000 a 150.000 tonnellate. Il governo prevede anche di rafforzare la produzione nazionale attraverso la formazione di scorte regolatorie gestite dalla Companhia Nacional de Abastecimento (Conab), con sussidi per garantire la disponibilità dei prodotti di base. Queste misure rappresentano un’importante iniziativa per garantire maggiore accessibilità agli alimenti essenziali, stimolare il settore agricolo e sostenere l’economia locale.