L’inflazione nel Regno Unito resta stabile al 3,4%, ma i consumatori devono fare i conti con un nuovo aumento dei prezzi alimentari, che salgono al 4,4%, toccando il livello più alto da febbraio 2023. A lanciare l’allarme è Kris Hamer, direttore dell’area analisi del British Retail Consortium, che sottolinea come “le nuove tasse e i costi operativi introdotti ad aprile stiano ancora filtrando nell’economia”, contribuendo a mantenere elevata la pressione sui prezzi.
Preoccupano soprattutto gli effetti sul carrello della spesa: il costo dei beni alimentari continua a salire, anche se con alcune eccezioni. “Nel mese – ha spiegato Hamer – si sono registrati cali nei prezzi di prodotti per la colazione come uova, pane e cereali, mentre abbigliamento e calzature restano in deflazione”.
Ma il quadro resta complesso. “I retailer avevano già avvertito che le misure del Budget non potevano essere assorbite interamente – ha proseguito Hamer – e che si sarebbero tradotte in aumenti per i consumatori”. Secondo il BRC, la tendenza potrebbe intensificarsi nei prossimi mesi.
L’organizzazione chiede quindi al governo interventi urgenti per ridurre la pressione sui costi delle imprese, a partire da una riforma delle imposte sugli esercizi commerciali: “Assicurare che nessun negozio paghi di più sarebbe un passo significativo per dare sollievo a un settore colpito da aumenti, licenziamenti e chiusure”.