La private label ha spinto il boom dei prodotti plant-based in Europa

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Tra il 2022 e il 2024 le vendite al dettaglio di prodotti plant-based sono cresciute in quattro grandi mercati europei — Germania, Francia, Italia e Spagna — grazie soprattutto ai marchi del distributore. È quanto emerge da un’analisi di GFI Europe sui dati Circana, che evidenzia come i prodotti a marchio privato abbiano trainato i volumi di vendita, offrendo alternative più economiche rispetto ai marchi tradizionali.

In Germania, i prodotti plant-based a marchio del distributore hanno registrato un +41,4% nei volumi, mentre quelli di marca sono calati dell’8,3%. Il mercato complessivo ha raggiunto 1,68 miliardi di euro (+6,8%). In Francia la crescita è stata del 21,6% per i marchi privati e il mercato è salito del 20,5%, fino a 537 milioni.

In Italia, il volume dei marchi del distributore è cresciuto del 17,4%, mentre le vendite dei brand hanno perso l’1,5%. Il mercato ha raggiunto i 639 milioni di euro (+16,4%). In Spagna, la crescita dei marchi privati è stata del 32,3% con un’espansione complessiva del mercato del 14,4%, pari a 491 milioni.

Secondo Helen Breewood di GFI Europe, “è positivo vedere un mercato plant-based europeo così resiliente. Prezzi accessibili stanno rendendo questi prodotti sempre più mainstream, ma gusto e qualità restano cruciali per ampliare ulteriormente il bacino di consumatori”.

In controtendenza, nei Paesi Bassi e nel Regno Unito si osservano cali complessivi, ma i prodotti più innovativi o versatili — come i sostituti della carne tritata — mostrano maggiore tenuta, a conferma di un mercato in evoluzione.

Boom dei prodotti plant-based in Europa

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