L’export delle acque minerali italiane vola ma i dazi Usa preoccupano

Facebook
LinkedIn
WhatsApp
Telegram
Email
Print

Nel 2024, l’export di acque minerali italiane ha raggiunto il record di 1,408 miliardi di euro, con una crescita del 28,5% rispetto all’anno precedente. Questo exploit conferma il settore al vertice dell’industria alimentare italiana, in un contesto in cui le esportazioni nazionali hanno segnato solo un modesto +8,6%. Anche i volumi esportati sono aumentati del 12,9%, evidenziando un crescente apprezzamento del prodotto sui mercati internazionali.

Gli Stati Uniti si confermano primo mercato di sbocco con 476,7 milioni di euro di export (+28,5%), seguiti da Francia (158,7 milioni), Germania (90,4 milioni, +36,5%) e Regno Unito (84 milioni, +165,8%). L’Unione Europea, inclusa Londra, assorbe complessivamente 491,7 milioni di euro.

“Siamo di fronte a un successo straordinario, frutto della qualità e del prestigio del nostro prodotto nel mondo” commenta Ettore Fortuna, Vicepresidente di Mineracqua. Tuttavia, esprime preoccupazione per i dazi minacciati dagli USA: “Le istituzioni devono intervenire per evitare misure penalizzanti”.

Sul mercato domestico, invece, si osserva una tendenza negativa: alcuni ristoratori sostituiscono le acque minerali con acque microfiltrate prive di adeguati controlli. “Questo rischia di danneggiare la qualità dell’offerta e l’immagine della nostra ristorazione” avverte Fortuna, auspicando una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori.

Export delle acque minerali italiane

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Pocket
WhatsApp
Non perdere niente! Iscriviti alla nostra newsletter.

Lascia un commento

Export delle acque minerali italiane