Uvesco ha deciso di sospendere le trattative di vendita con Carrefour, che miravano ad una potenziale acquisizione della catena di supermercati spagnola. Il valore stimato dell’operazione era compreso tra 700 e 900 milioni di euro.
Il colosso francese non entrerà quindi in possesso dei 333 stabilimenti BM Supermarkets, oltre al canale online e a quattro stabilimenti logistici. BM opera nei Paesi Baschi, Navarra, Cantabria, La Rioja, Madrid e Ávila e conta più di 7.000 dipendenti.
Questo possibile acquisto di Carrefour ha scatenato l’iniziativa di alcuni azionisti baschi che stavano preparando una controfferta per impedire l’acquisizione del gruppo da parte del colosso della distribuzione. L’offerta è stata guidata dall’attuale presidente e membro del fondatore di Uvesco, José Ramón Fernández de Barrena. C’è anche il manager Stellum Capital, integrato nella Fondazione Artizarra, promossa da imprenditori come José Galíndez, Jesús Mari Ochoa, José Poza e Jon Ander de las Fuentes.
Il gruppo Uvesco, proprietario di BM Supermercados e Super Amara, nasce nel 1993, dall’unione di due aziende familiari del settore dei beni di largo consumo, che decidono di mettersi in affari insieme. Le due società sono Unialco (con sede a Guipúzcoa) e Ves (con sede in Cantabria e una delle prime società di distribuzione fondata nel 1905).