Via libera dai consigli rappresentativi di Arla Foods e DMK Group alla proposta di fusione tra le due grandi cooperative lattiero-casearie europee. Il progetto, che punta a creare un gigante del settore da oltre 18 miliardi di euro di fatturato annuo, passerà ora al vaglio delle autorità antitrust, con conclusione attesa entro il primo trimestre del 2026.
Il nuovo colosso conserverà il nome Arla Foods e avrà sede a Viby J, in Danimarca. Al vertice resterà Peder Tuborgh come CEO, affiancato da Ingo Müller (attuale CEO di DMK), che assumerà il ruolo di Executive Vice President per l’integrazione post-fusione. La presidenza sarà affidata a Jan Toft Nørgaard, oggi già alla guida di Arla.
“La fusione unisce la nostra portata globale con il know-how produttivo e la diversificazione di DMK,” ha dichiarato Tuborgh. “Sarà un acceleratore per l’innovazione e per il valore distribuito ai nostri soci”. Un concetto ribadito da Nørgaard: “L’approvazione conferma che insieme siamo più forti e possiamo costruire un futuro lattiero-caseario più sostenibile”. Soddisfazione anche in Germania: “I nostri soci hanno compreso la forza di questa visione condivisa,” ha commentato Heinz Korte, presidente di DMK. “È una decisione giusta, che guarda lontano.”
La nuova cooperativa riunirà 12.200 soci allevatori (7.600 Arla, 4.600 DMK), 28.700 dipendenti e oltre 19 miliardi di kg di latte raccolto. L’operazione si basa su un lungo rapporto di collaborazione tra le due realtà, già co-protagoniste della joint venture ArNoCo. Ingo Müller conclude: “È il momento di unire le forze, con responsabilità verso il settore, i consumatori e le future generazioni di agricoltori”.