In occasione dei festeggiamenti per i 100 anni di attività a Bari, Birra Peroni ha aperto le porte dello stabilimento di via Bitritto. Inutile provare a spiegare ai cittadini del capoluogo che in realtà il birrificio originale è stato fondato a Vigevano nel 1846, che la sua sede attuale è a Roma e che il marchio, dopo essere stato venduto nel 2003 agli inglesi di SABmiller, negli ultimi anni è diventato addirittura di proprietà dei giapponesi di Asahi. Per un barese la Peroni sarà sempre la “sua” birra. Del resto basta recarsi in un qualsiasi bar della città: se si chiede “una birra” verrà servita immancabilmente una Peroni da 33 cl. Non c’è mica bisogno di specificare.
Presente in Italia con tre stabilimenti produttivi a Bari, Roma e Padova, più una malteria (la Saplo di Pomezia), l’azienda produce ogni anno più di sette milioni di ettolitri, dei quali oltre due milioni vengono esportati in 75 Paesi nel mondo. Nel capoluogo pugliese la produzione viaggia sui due milioni di ettolitri all’anno con esportazioni di birre Peroni Nastro Azzurro negli Stati Uniti, in Australia e in Asia. Più che una bevanda, birra Peroni è una vera e propria icona per la città.
L’attuale fabbrica (fino al 1963 la sede era in via Capurso, attuale via Amendola) si sviluppa su oltre 185mila metri quadri, conta tre linee di produzione e dà lavoro a circa 200 persone. Il sito ha un valore strategico per il Gruppo Asahi che vi ha investito oltre 40 milioni di euro negli ultimi anni e ha in cantiere ulteriori 10 milioni per il prossimo triennio. L’obiettivo è continuare a innovare lo stabilimento e di conseguenza migliorarne la capacità produttiva e le performance ambientali, un tema centrale nella strategia del brand.
Ne sono un esempio l’avanzata linea di imbottigliamento, inaugurata nel 2019, che consente la produzione di 50.000 bottiglie all’ora (anche nel formato vuoto a rendere) oppure l’innovativo campo solare termico, di più di 600 mq, che grazie ad una tecnologia brevettata cattura le radiazioni solari trasformandole in energia termica, contribuendo così alla decarbonizzazione. Degne di nota anche le ottime performance sul fronte della gestione delle risorse idriche: gli interventi realizzati presso lo stabilimento di via Bitritto hanno infatti permesso nel 2023 di raggiungere i 2,7 ettolitri di acqua per ogni ettolitro di birra prodotta, un risultato che rende lo stabilimento il più virtuoso dei tre siti di Birra Peroni in Italia e uno dei migliori in tutto Gruppo Asahi.
Questo anniversario, dunque, segna solo una tappa di un lungo percorso costellato di successi condivisi e di continua crescita che hanno permesso all’azienda non solo di diventare un’eccellenza nel settore ma anche (e soprattutto) parte integrante della comunità barese.