Caldo record: raccolti anticipati, consumi fermi. Allarme prezzi e sprechi dal Car

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Temperature torride e afa eccezionale stanno travolgendo l’equilibrio del mercato ortofrutticolo, accelerando la maturazione di frutta e verdura e portando a un afflusso eccessivo di prodotto sui banchi, mentre la domanda resta debole. A lanciare l’allarme è l’Osservatorio Prezzi del Centro Agroalimentare Roma (Car), il più grande mercato all’ingrosso d’Italia, che parla di un “effetto domino” che rischia di mettere in crisi produttori e distributori.

Da un lato, l’offerta cresce rapidamente; dall’altro, i consumatori, stremati dal caldo, riducono gli acquisti, privilegiando la frequenza alla quantità. Ne risulta un mercato ‘a due velocità’, con oscillazioni nei prezzi e rischi crescenti di spreco alimentare. Tra i prodotti più colpiti: pesche e nettarine fino a 2,80 euro/kg, angurie in calo a 0,65 euro/kg ma con forti variazioni qualitative, zucchine romanesche in rialzo fino a 2,50 €/kg. A tenere viva la domanda restano solo le primizie di qualità e le offerte lampo.

“Assistiamo a un fenomeno sempre più ricorrente legato ai cambiamenti climatici: i raccolti arrivano tutti insieme, ma i consumi non riescono a seguire lo stesso ritmo”, spiega Fabio Massimo Pallottini, direttore generale del Car. “Il rischio è doppio: per i produttori, costretti a deprezzare i propri prodotti; e per i cittadini, che potrebbero trovarsi a pagare caro un bene deperibile”. Il Car, conclude Pallottini, continua a monitorare il mercato, garantendo qualità, stagionalità e accessibilità e lavorando per contenere gli sprechi.

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