Il boom della cultura gastronomica asiatica nel Regno Unito sta trasformando i supermercati etnici in player centrali del mercato alimentare. Un tempo relegati a Chinatown o a quartieri a forte presenza asiatica come New Malden e Kingsland Road, oggi gli Asian Supermarkets si trovano nei principali centri commerciali londinesi, proponendo una vasta gamma di prodotti: alimentari, skincare, articoli di cancelleria e homeware.
Dominique Woolf, fondatrice del brand Woolf’s Kitchen, evidenzia il ruolo strategico del turismo gastronomico nella crescita della domanda: «Le persone vogliono ricreare a casa i sapori scoperti in viaggio». Tendenze come il crispy chilli oil, il bubble tea e il gochujang stanno trainando le vendite, sostenute anche da un consumatore sempre più propenso a cucinare piatti internazionali.
Il fenomeno non riguarda solo Londra: catene come Oseyo e Seoul Plaza stanno espandendosi a livello nazionale, con nuovi punti vendita a Oxford, Reading, Liverpool e Birmingham. Oseyo, il più grande retailer asiatico del Regno Unito, aprirà cinque nuovi store nel 2025, incluso uno a Liverpool Street Station, mentre Longdan punta ad aprire il più grande supermercato asiatico britannico a Glasgow (110.000 mq e un’area food court con 20 chioschi).
L’espansione è trainata da un cambio demografico e culturale: il 70% dei clienti di Longdan, per esempio, è oggi non-asiatico, attratto da social media, food tourism e dalla voglia di cucinare ricette globali a casa. Inoltre, l’innovazione esperienziale sta diventando centrale: Oseyo trasforma i suoi store in destinazioni lifestyle con photo booth, ramen library e drink station coreane, mentre Longdan introduce sushi freschi e corner di bubble tea. Anche il mercato americano offre segnali simili, con il successo di catene come H-Mart e 99 Ranch Market. In parallelo, nascono nuovi format indipendenti come Suá Superette a Los Angeles e Yun Hai a Brooklyn.
Infine, la spinta di fenomeni culturali come il ritorno di Squid Game e l’apertura di ristoranti come Miga e Bunsik alimentano un entusiasmo crescente per il cibo asiatico, rendendo i supermercati etnici non solo poli commerciali, ma anche centri di aggregazione culturale. Per chi opera nel settore food retail e franchising, questo segmento rappresenta un’opportunità strategica di investimento e diversificazione, destinata a consolidarsi nei prossimi anni.