General Mills, il colosso alimentare statunitense proprietario di marchi come Pillsbury, Cheerios e Old El Paso, ha annunciato l’avvio di un ambizioso piano di trasformazione globale che comporterà costi complessivi stimati in circa 130 milioni di dollari. Lo ha reso noto la società in un documento depositato il 27 maggio presso la SEC (Securities and Exchange Commission) degli Stati Uniti.
Il piano, approvato il 20 maggio dal management, ha l’obiettivo di incrementare la produttività aziendale attraverso un miglioramento dei processi end-to-end, supportato da specifiche azioni organizzative. Anche se i dettagli sono ancora scarsi, l’iniziativa dovrebbe includere tagli al personale: circa 70 milioni dei costi previsti saranno contabilizzati già nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2025, principalmente sotto forma di indennità di licenziamento.
La decisione arriva dopo una performance deludente nel terzo trimestre, con un calo del 5% delle vendite organiche e una riduzione dei volumi del 4%, costringendo General Mills a rivedere al ribasso le previsioni di vendita per l’intero esercizio, ora attese in calo dell’1,5%-2%.
Il piano di trasformazione, che si concluderà entro il 2028, comporterà spese principalmente in contanti per circa 120 milioni di dollari. Secondo l’amministratore delegato Jeff Harmening, parte dei risparmi generati – almeno 100 milioni di dollari nel 2026 – saranno reinvestiti per migliorare l’esperienza del consumatore e rilanciare la crescita organica. General Mills punta inoltre a ottenere oltre 600 milioni di dollari in risparmi di produttività lorda grazie al programma interno “Holistic Margin Management”, già in corso.