Grupo Consorcio, azienda spagnola leader internazionale nel segmento premium delle conserve ittiche, ha pubblicato la settima edizione del Report di Sostenibilità, disponibile per la prima volta anche in italiano, in seguito all’apertura, a gennaio 2024, della sua prima sede indipendente nel nostro Paese.
Il Report, interattivo e completamente digitale, evidenzia l’impegno dell’azienda verso un modello di business che coniuga tradizione conserviera, innovazione e sostenibilità, pilastri fondamentali della sua strategia. Il Gruppo ha infatti adottato il suo primo piano strategico di sostenibilità 11 anni fa e continua a fare progressi in ambito ESG.
Grupo Consorcio promuove diverse iniziative che testimoniano il suo impegno verso l’ambiente e le persone. Tra queste, si distingue il superamento con ottimi risultati dell’audit SEDEX (Supplier Ethical Data Exchange), che certifica a livello globale l’impegno delle aziende sui diritti dei lavoratori, la tutela dell’ambiente e l’etica commerciale lungo la catena di fornitura. Un altro elemento significativo è l’alta percentuale di donne nella forza lavoro, che raggiunge il 64,4%.
Sul fronte della tutela degli ecosistemi marini, l’azienda si rifornisce esclusivamente da flotte regolate da Organismi Regionali di Gestione della Pesca, che stabiliscono le quote massime per ogni oceano. Inoltre, richiede a tutti i fornitori le certificazioni che dimostrino il rispetto degli standard dell’International Seafood Sustainability Foundation.
Per garantire la conservazione delle risorse ittiche e degli ambienti marini, Grupo Consorcio ha fatto della pesca sostenibile uno dei suoi valori chiave. Dal 2020, infatti, aderisce ai Principi delle Nazioni Unite per la sostenibilità degli oceani, convinta che la protezione del pesce e del suo ecosistema sia fondamentale per tutelare anche le famiglie che dipendono dalla pesca.
Grazie a questo approccio, nel 2023 Grupo Consorcio ha raggiunto un traguardo importante: il 99,5% della fornitura di alici del Cantabrico ha ottenuto la certificazione MSC (Marine Stewardship Council), che garantisce una pesca responsabile. Anche la quota di pesca sostenibile del tonno, certificata MSC o APR (Tonno di Pesca Responsabile), è aumentata rispettivamente del 2% e del 10%, raggiungendo l’83% per il tonno e il 45% per il tonno bianco. Queste percentuali superano di gran lunga la media globale della certificazione MSC, che si attesta al 33%.
Nell’ambito del proprio piano di sostenibilità, l’azienda ha inoltre compiuto un importante passo avanti nella riduzione dell’impatto ambientale, grazie al primo calcolo dell’Impronta Ambientale Aziendale. Questo strumento, sviluppato in collaborazione con l’Università della Cantabria, integra l’impronta di carbonio, l’impronta idrica e l’impronta energetica. La misurazione, condotta da un ente indipendente, garantisce massima trasparenza sulle attività aziendali e identifica le aree di miglioramento per attuare strategie mirate.