Nel primo trimestre del 2025, Heineken N.V. ha registrato ricavi per 7,78 miliardi di euro, in calo del 4,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, il fatturato netto (beia) è cresciuto organicamente dello 0,9%, grazie a un aumento del 3,3% del ricavo per ettolitro. I volumi complessivi di birra sono diminuiti del 2,1%, penalizzati da fattori di calendario, come la Pasqua più tardiva e la perdita di un giorno di vendita rispetto al 2024 bisestile.
Il marchio Heineken® ha brillato con una crescita del 4,6% dei volumi, trainata da performance a doppia cifra in 25 mercati, tra cui Vietnam, Cina e Nigeria. Le birre premium hanno visto un incremento dell’1,8%, con ottime performance di Kingfisher Ultra in India e Legend Stout in Nigeria.
“Nonostante l’instabilità geopolitica e le incertezze macroeconomiche, ci stiamo muovendo entro le aspettative. Confermiamo le nostre previsioni di crescita dell’utile operativo beia tra il 4% e l’8% per l’intero 2025”, ha dichiarato Dolf van den Brink, CEO del gruppo.
A livello regionale, spicca la crescita in Africa e Medio Oriente (+17,6% dei ricavi netti beia), grazie alla forte domanda in Etiopia ed Egitto. In Asia Pacifico, i volumi di birra sono saliti del 2,3%, con performance brillanti in Vietnam e India. In Europa, invece, il calo è stato del 4,7%, penalizzato dalla debolezza dei consumi e da trattative commerciali complesse.
Intanto, prosegue l’investimento nel digitale: il canale eB2B ha generato 3,1 miliardi di euro di valore lordo, con una crescita organica del 16% e 686.000 clienti attivi. Heineken resta fiduciosa nella propria strategia “EverGreen” e nel rafforzamento del portafoglio marchi per affrontare le sfide globali.