ICAM, storica azienda italiana del cioccolato, ha avviato una profonda digitalizzazione della propria filiera del cacao nei Paesi emergenti grazie a una partnership con Trusty, Società Benefit specializzata in tracciabilità tramite blockchain. L’iniziativa risponde alle crescenti richieste di trasparenza imposte dal Regolamento UE contro la deforestazione (EUDR), che impone rigorosi standard sulle importazioni di cacao.
Nei contesti produttivi dell’Africa e dell’America Latina, ICAM ha già mappato circa 26.000 appezzamenti, riuscendo a garantire la conformità per il 95,4% delle superfici coltivate, mentre solo il 4,6% necessita di ulteriori verifiche. “La nostra filiera è molto frammentata e composta da piccoli coltivatori. L’introduzione di strumenti digitali, come GPS e piattaforme satellitari, ha richiesto un supporto continuo ai produttori locali”, spiega Sara Agostoni, Chief Sustainability Officer di ICAM.
Il progetto ha previsto la creazione di un team interfunzionale che ha integrato le policy aziendali con le normative locali e internazionali. Le difficoltà sono state molte, dai dati anagrafici incompleti alla bassa copertura telefonica nelle zone rurali. Eppure, la digitalizzazione ha portato benefici concreti: miglioramento della tracciabilità, monitoraggio dei rischi ambientali e rafforzamento delle relazioni con i fornitori.
“Questa operazione rafforza il legame costruito negli anni con i nostri stakeholder. Vogliamo continuare a lavorare senza lasciare indietro nessuno”, sottolinea Agostoni. Secondo Alessandro Chelli, CEO di Trusty, “adeguarsi alla EUDR è una scelta strategica: serve tempo, visione e strumenti adatti ai contesti locali per trasformare la sfida in un vantaggio competitivo”.
