Secondo l’ultimo Income Tracker pubblicato da Asda, tutte le famiglie del Regno Unito hanno registrato a aprile un calo mensile del proprio potere d’acquisto, a causa dell’impennata dell’inflazione al 3,5%, il livello più alto degli ultimi 15 mesi. Il rialzo è stato in gran parte determinato dall’aumento dei costi energetici dopo la revisione al rialzo del tetto tariffario stabilito da Ofgem.
A pesare ulteriormente sono stati anche i rincari delle bollette idriche – ai massimi dal 1988 – e il costo delle vacanze all’estero. Nonostante una crescita di 11,53 sterline a settimana rispetto ad aprile 2024, l’incremento dei costi ha annullato il guadagno: il reddito disponibile reale è infatti sceso di 8,35 sterline su base mensile, attestandosi a 249 sterline settimanali.
La situazione è ancora più critica per le famiglie a basso reddito, che hanno visto calare il loro reddito disponibile del 10,6% rispetto all’anno precedente, con un deficit settimanale di 75 sterline, rendendo difficile far fronte alle spese essenziali. Un parziale sollievo potrebbe arrivare dall’aumento del National Living Wage introdotto lo scorso mese.
“L’aumento dell’inflazione ad aprile ha colpito duramente i settori essenziali come energia e trasporti, aggravando le pressioni sulle famiglie”, ha commentato Sam Miley, Head of Forecasting di Cebr. “Ci aspettiamo però un miglioramento nei prossimi mesi, con la crescita dei salari che dovrebbe superare l’inflazione”.
Nel frattempo, Asda continua a offrire valore alle famiglie: per celebrare il 60° anniversario, ha ridotto per tutto maggio il prezzo del pasto “Kids Eat for £1” a soli 60p, consentendo a una famiglia con quattro figli di pranzare con meno di 2,50 sterline.