Il 2024 è stato un anno positivo per la GDO. A confermarlo è l’Outlook sull’andamento del largo consumo confezionato appena pubblicato da Circana. Il rapporto evidenzia un incremento del valore delle vendite rispetto al 2023, con un totale fatturato pari a 101,6 miliardi di euro contro i 99,6 miliardi dell’anno precedente, segnando una crescita a valore del 2%.
Questo risultato è stato raggiunto in un contesto economico complesso, caratterizzato da un’inflazione minima, pari allo 0,6%, ovvero prossima alla deflazione. Tuttavia, l’incremento delle vendite a volume del +1,4% ha rappresentato un dato particolarmente rilevante e salvifico, soprattutto considerando il suo calo del -0,7% registrato nel 2023 e la stabilità dei volumi nel 2022 rispetto al 2021.
Analizzando gli andamenti nei diversi formati di vendita, emerge che i supermercati, i superstore e i liberi servizi specializzati (LSP), che costituiscono la parte predominante del mercato del largo consumo confezionato, hanno registrato un trend di crescita a volume inferiore rispetto alla media nazionale, attestandosi a circa la metà di quest’ultima. In questo ambito, il tasso inflattivo è risultato leggermente migliore rispetto alla media, pari all’1%.
Al contrario, gli specialisti casa e persona hanno registrato un significativo incremento delle vendite in volume, il migliore degli ultimi due anni. Anche i discount hanno performato bene, con una crescita del +2,6% in un contesto di deflazione, mentre gli specialisti casa e persona operavano in regime di inflazione. Positivo anche il risultato dell’e-commerce, che ha chiuso l’anno con un aumento del 10,8% delle vendite, nonostante un marcato contesto deflattivo.
ANDAMENTO DEI MACRO REPARTI
Passando ai macro reparti, l’alimentare ha registrato un incremento sia a valore che a volume. Le bevande, invece, hanno mostrato una contrazione in termini di volumi, pur segnando una crescita a valore di oltre l’1%. I settori della cura della persona e della casa hanno evidenziato una crescita significativa.
Entrando nel dettaglio dei singoli reparti, la drogheria alimentare ha mostrato una flessione nei volumi, mentre le vendite a valore sono aumentate grazie all’inflazione. Le performance dell’ortofrutta sono risultate positive sia a volume che a valore, così come quelle dei freschi, inclusi i prodotti a peso variabile. Anche i surgelati hanno registrato un buon andamento a volume, ma la crescita a valore è stata limitata da una condizione di deflazione. Il pet care, infine, ha segnato un aumento del 4% a valore, con una crescita meno marcata a volume.