Il presidente di Fedagripesca Confcooperative, Raffaele Drei, ha espresso preoccupazione per l’approccio ambivalente dell’Europa nei confronti del cibo da sintetico. Da un lato, l’UE impone normative sempre più stringenti che minacciano le produzioni alimentari tradizionali, dall’altro, concede con troppa facilità autorizzazioni per cibi, la cui sicurezza e impatto sulla salute a lungo termine sono ancora incerti.
Drei sostiene la richiesta di Coldiretti di maggiore attenzione alle tecniche di produzione del cibo sintetico, sottolineando che non si tratta di una difesa corporativa, ma di una richiesta di valutazione proporzionata all’impatto di tale innovazione sulla salute dei cittadini.
“Il cibo non è solo fonte di benessere, ma è anche legato alla storia e alla cultura europea”, afferma Drei. “Le nostre filiere hanno creato produzioni virtuose che hanno migliorato la salute dei cittadini. Abbiamo una biodiversità unica al mondo e dobbiamo proteggerla”.
Fedagripesca Confcooperative chiede all’Europa maggiore cautela nell’autorizzazione dei cibi da laboratorio, soprattutto in un momento in cui i prodotti naturali vengono messi sotto accusa, come nel caso del vino o dell’olio. “Non possiamo permettere che i cibi che hanno accompagnato la storia dell’umanità vengano demonizzati”, conclude Drei. “Dobbiamo avere cura dell’alimentazione che lasceremo alle nuove generazioni”.