Migros ha annunciato una riorganizzazione su larga scala del proprio portafoglio di marchi propri, con l’obiettivo di razionalizzare l’offerta e aumentare l’efficienza. Dei circa 150 brand attualmente presenti sugli scaffali, una cinquantina verranno progressivamente eliminati o, più precisamente, integrati sotto un nuovo marchio ombrello: “Migros”.
L’operazione non comporterà la scomparsa dei prodotti, ma piuttosto un riposizionamento a livello di immagine e packaging. L’azienda sottolinea che molti dei brand coinvolti sono poco conosciuti o difficilmente riconoscibili dai consumatori, e che l’unificazione sotto un’unica etichetta semplificherà l’esperienza d’acquisto.
Marchi storici e ben riconoscibili come Frey, Blévita e Farmer resteranno invece al loro posto. Per altri, però, il destino è segnato, anche se Migros non ha ancora diffuso una lista precisa degli esclusi. La transizione sarà graduale: per evitare sprechi, il materiale da imballaggio verrà smaltito per tempo, con una deadline fissata al 2027.
L’obiettivo finale, ha dichiarato la cooperativa, è portare il numero complessivo di marchi propri a circa 100 entro il 2030. Una strategia che punta a rafforzare l’identità del gruppo e a semplificare l’offerta per i clienti, mantenendo comunque la varietà e la qualità dei prodotti in vendita.