Unione Italiana Food ha diffuso i dati relativi all’export 2024 dei comparti alimentari rappresentati. Le esportazioni hanno raggiunto quasi 23 miliardi di euro, segnando una crescita superiore all’11% su base annua. A trainare la performance sono stati i comparti della pasta, del caffè, dei prodotti da forno e del cioccolato.
Nel dettaglio, l’industria alimentare italiana ha registrato volumi significativi: 30 miliardi di piatti di pasta, 56 miliardi di tazzine di caffè e circa un miliardo di chilogrammi tra biscotti, fette biscottate, crackers e dolci da ricorrenza come panettoni, pandori e colombe. Le tavolette di cioccolato esportate sono state circa 4 miliardi.
Il valore complessivo dell’export agroalimentare italiano ha raggiunto i 57 miliardi di euro, confermando la solidità del settore anche sui mercati internazionali. I principali Paesi di destinazione si confermano Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Spagna e Polonia, attratti dalla qualità e dall’autenticità dei prodotti italiani.
Tra i comparti che hanno registrato le migliori performance spiccano la pasta, con un incremento del 4,8% e un valore di 4,02 miliardi di euro, il caffè, cresciuto dell’8,9% fino a raggiungere 2,66 miliardi di euro, i prodotti da forno, in aumento del 13,3% per un valore di 4,3 miliardi di euro, e il comparto del cacao e cioccolato, che ha segnato una crescita del 17,2% arrivando a 2,88 miliardi di euro. Risultati rilevanti sono stati registrati anche in altri segmenti, tra cui sughi e salse, cereali da prima colazione, snack salati, confetteria, gelati e integratori alimentari.
Secondo Unione Italiana Food, il successo dell’alimentare Made in Italy va oltre la qualità intrinseca dei prodotti. A giocare un ruolo decisivo è anche l’esperienza emotiva che il consumo di cibi italiani genera. Il ricordo di un pasto gustato in Italia spesso innesca nei consumatori stranieri un desiderio di ritrovare lo stesso sapore anche nel proprio Paese.
Questo legame emotivo si rafforza con il turismo. Secondo le stime Istat, nel 2024 oltre 250 milioni di turisti stranieri hanno visitato l’Italia. Un’indagine del Touring Club Italiano evidenzia come sette ristoratori su dieci abbiano rilevato una crescente attenzione da parte degli ospiti internazionali verso la cultura enogastronomica italiana. Gli interessi principali riguardano la provenienza delle materie prime, la storia delle ricette e le tecniche di preparazione.