La produzione di patate in Italia è prevista in diminuzione del 15% rispetto all’anno precedente, con una raccolta stimata tra 1,1 e 1,2 milioni di tonnellate. Questo calo è attribuito a diversi fattori, in primis le condizioni meteorologiche sfavorevoli, come alluvioni e siccità, che hanno compromesso i raccolti in diverse regioni. A questo si sono aggiunti gli attacchi dei parassiti elateridi, noti anche come ferretti, che hanno causato danni significativi alle coltivazioni.
Negli ultimi anni, la superficie dedicata alla coltivazione di patate è diminuita, contribuendo alla carenza di prodotto. Contemporaneamente alla diminuzione della produzione, i prezzi delle patate al consumo sono aumentati drasticamente segnando, al 30 settembre 2024, un aumento di 15 centesimi con conseguenti costi di produzione alle stelle. Per un Paese dipendente dalle importazioni come l’Italia, segnali estremamente preoccupanti arrivano da Germania e Francia, contrassegnati da produzioni in forte calo e dalla Spagna, costretta ad azzerare le esportazioni per soddisfare il consumo interno.
Questa situazione ha portato a una crescente difficoltà per i consumatori italiani: circa l’80% consuma patate almeno una volta a settimana e il rapporto qualità/prezzo è diventato un criterio decisivo per le scelte d’acquisto. Inoltre, la crisi del settore potrebbe avere ripercussioni più ampie sul settore agricolo italiano e sulla sicurezza alimentare.
