Dopo mesi di trattative, è stato siglato l’accordo per la gestione della prossima campagna di trasformazione del pomodoro da industria nel Bacino Centro Sud Italia. L’intesa, basata sul Contratto Quadro d’Area firmato l’11 febbraio da ANICAV e dalle Organizzazioni di Produttori (OOPP) aderenti all’OI Pomodoro da Industria, è stata recepita dall’assemblea dell’OI e inviata al MASAF per il riconoscimento dell’erga omnes.
L’accordo introduce importanti novità sui criteri di valutazione della materia prima, con nuovi parametri su “corpi estranei” e “pomodoro verde” e un sistema di griglie qualitative e premi che garantiranno una maggiore remunerazione agli agricoltori e, allo stesso tempo, una migliore qualità per le aziende conserviere.
Stabiliti anche i prezzi medi di riferimento: 147,50 euro/ton per il pomodoro tondo, 155 euro/ton per quello lungo e una maggiorazione di 42,50 euro/ton per il biologico.
“È prevalso il senso di responsabilità – dichiara ANICAV –. L’accordo è oneroso per le aziende, soprattutto in un contesto internazionale difficile, ma garantirà un miglioramento degli standard qualitativi e una raccolta attenta, su cui non si potrà transigere.”
Soddisfatte anche le OOPP firmatarie, che parlano di “un’intesa ambiziosa, che supera vecchi criteri di valutazione e punta su un dialogo costruttivo con l’industria, a tutela di una filiera essenziale per il Mezzogiorno”.