La Corte del Commercio Internazionale degli Stati Uniti ha stabilito che i dazi globali imposti dall’amministrazione Trump sono illegali, in quanto eccedono i poteri concessi al presidente dalla legge. In una sentenza depositata il 28 maggio, i giudici hanno affermato che l’uso dell’International Emergency Economic Powers Act (IEEPA) per giustificare i dazi viola la normativa vigente, rendendo le misure “nulle e non attuabili”.
La decisione arriva a seguito di una causa intentata da un gruppo di 12 procuratori generali statali, tra cui Laetitia James di New York. “La legge è chiara: nessun presidente può aumentare le tasse a suo piacimento,” ha dichiarato James. “Questi dazi rappresentano un pesante aggravio fiscale per le famiglie e le imprese americane, con effetti dannosi sull’economia e sull’occupazione.”
La sentenza riguarda in particolare i dazi tra il 10% e il 30% su beni provenienti da Cina, Canada, Messico ed Europa, ma non include quelli su acciaio, alluminio e automobili, regolati da un’altra legge.
Secondo la BBC, l’amministrazione Trump ha già presentato appello e ha dieci giorni di tempo per ritirare i dazi, anche se la maggior parte delle misure è sospesa fino a luglio. La decisione rappresenta una battuta d’arresto per il ricorso a poteri emergenziali in ambito commerciale e rafforza i limiti legali imposti all’autorità esecutiva.