Torna l’inflazione nei negozi UK: a giugno +0,4% spinta dagli alimentari

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A giugno l’inflazione dei prezzi nei negozi del Regno Unito è tornata in territorio positivo, attestandosi allo 0,4% su base annua, rispetto al calo dello -0,1% registrato a maggio. Il dato, diffuso dalla British Retail Consortium (BRC) insieme a NielsenIQ, supera la media trimestrale dello 0,1% e segna il primo ritorno all’inflazione da quasi un anno.

A trainare l’aumento sono soprattutto i prezzi degli alimentari, cresciuti del 3,7% su base annua (dal 2,8% di maggio), al di sopra della media trimestrale del 3,1%. In particolare, l’inflazione dei prodotti freschi è salita al 3,2%, mentre quella dei prodotti a lunga conservazione ha toccato il 4,3%, complici l’aumento dei prezzi all’ingrosso della carne, i maggiori costi del lavoro e i raccolti ridotti a causa del caldo e della siccità.

I prezzi dei beni non alimentari sono rimasti in deflazione, ma con un calo più contenuto: -1,2% su base annua, rispetto al -1,5% di maggio, con forti ribassi soprattutto nei settori fai-da-te e giardinaggio per incentivare gli acquisti estivi.

Helen Dickinson, direttrice generale di BRC, ha sottolineato come le misure del Budget autunnale dello scorso anno, tra cui l’aumento del National Insurance a carico delle imprese e del salario minimo, stiano iniziando a farsi sentire sui prezzi. “I rivenditori avevano già avvertito che questi costi si sarebbero riversati sui consumatori,” ha dichiarato. “Il governo deve intervenire per attenuare la pressione, a partire dalla riforma della tassa sugli esercizi commerciali, che non deve portare a ulteriori aumenti per i negozi.”

Mike Watkins, responsabile Retailer and Business Insight di NielsenIQ, ha aggiunto che gli aumenti sono alimentati da condizioni economiche generali e da difficoltà nella catena di approvvigionamento. “Il bel tempo sta favorendo la domanda, ma l’inflazione potrebbe diventare un problema se i consumatori iniziassero a frenare la spesa. Per questo i rivenditori rafforzeranno i messaggi legati al rapporto qualità-prezzo nei prossimi mesi.”

Inflazione nei negozi UK

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