La campagna 2024 del pomodoro da industria nel Nord Italia affronta difficoltà legate al meteo e alle rese ridotte, mentre si punta a rafforzare la coesione della filiera e a preparare l’Accordo Quadro d’Area 2025.
I soci dell’OI Pomodoro da Industria Nord Italia hanno incontrato l’Assessore all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna, Alessio Mammi, per fare un primo bilancio sulla campagna 2024. La raccolta del pomodoro nel Nord Italia ha subito diverse difficoltà, con piogge primaverili che hanno causato ritardi nei trapianti e un’estate caratterizzata da forti instabilità meteorologiche e ondate di caldo che hanno influito negativamente sulle colture. Al 4 settembre, è stato raccolto solo il 50% del pomodoro contrattato, con rese medie di 60 tonnellate per ettaro, inferiori alle 74 tonnellate degli ultimi anni.
Nonostante le difficoltà, la qualità del pomodoro si conferma eccellente, con un grado brix record di 5,12. Tuttavia, gli agricoltori devono far fronte a costi elevati e rese basse, mentre le industrie non riescono a sfruttare le linee a pieno regime a causa della scarsità di materia prima. L’esito finale della campagna dipenderà dal meteo di settembre.
Tiberio Rabboni, Presidente dell’OI Pomodoro da Industria Nord Italia, ha sottolineato l’importanza di avviare subito il dialogo per il Contratto Quadro d’Area 2025 e la necessità di un nuovo approccio alle coperture assicurative per eventi climatici estremi. Anche l’Assessore Alessio Mammi ha confermato il supporto della Regione attraverso bandi e finanziamenti per il settore, proponendo politiche per aumentare la competitività della filiera del pomodoro e la sua coesione a livello internazionale.
