L’estate britannica potrebbe essere segnata da una carenza di vino nei supermercati, a causa di uno sciopero degli operai della Encirc, colosso dell’imbottigliamento che fornisce gran parte del vino venduto nel Regno Unito. I lavoratori dello stabilimento di Avonmouth, a Bristol, iscritti al sindacato Unite, hanno proclamato uno sciopero dal 19 giugno al 5 luglio per protestare contro un aumento salariale ritenuto insufficiente.
Secondo Unite, l’azienda avrebbe registrato oltre 600 milioni di sterline di ricavi lo scorso anno, offrendo però un incremento salariale del solo 3,2%, giudicato inaccettabile dai dipendenti. I tentativi di mediazione avviati tramite Acas non hanno portato ad alcun accordo. Oltre allo sciopero, è previsto anche uno stop agli straordinari per 12 settimane. “La responsabilità di eventuali scaffali vuoti ricade interamente su Encirc,” ha dichiarato John Sweeney, rappresentante Unite. “La direzione ha rifiutato ogni confronto significativo.”
Encirc si è detta “profondamente delusa” dall’azione sindacale, rivendicando un aumento complessivo dei salari del 16% negli ultimi due anni e miglioramenti sul fronte previdenziale. “Il nostro obiettivo resta offrire un buon posto di lavoro e garantire stabilità ai clienti,” ha aggiunto l’azienda. Il settore alcolico britannico è già sotto pressione per effetto dell’inflazione e di nuovi dazi: una crisi di approvvigionamento potrebbe aggravare ulteriormente la situazione in vista dell’alta stagione.