A rischio 160mila posti part-time nel retail britannico

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Il British Retail Consortium lancia l’allarme sull’impatto negativo che il Budget e le imminenti modifiche normative potrebbero avere sui posti di lavoro part-time nel settore retail. Con oltre 1,5 milioni di lavoratori part-time, il settore è un pilastro dell’occupazione nel Regno Unito. Tuttavia, l’aumento dei costi del lavoro, dovuto all’incremento dei contributi previdenziali e del salario minimo, potrebbe portare alla perdita di 160.000 posti di lavoro nei prossimi tre anni. Le nuove soglie per i contributi previdenziali renderanno più costoso assumere lavoratori part-time, mentre le modifiche proposte all’Employment Rights Bill potrebbero ridurre ulteriormente le opportunità di lavoro flessibile. Il settore retail, che impiega un quinto di giovani sotto i 25 anni, rischia di compromettere l’accesso al mondo del lavoro per le nuove generazioni. Helen Dickinson, CEO del BRC, sottolinea la necessità di un intervento governativo per mitigare i costi e proteggere i posti di lavoro: “Tra l’aumento dei contributi previdenziali dei datori di lavoro, i maggiori costi del Salario Minimo Nazionale e le imminenti normative sul lavoro, il governo potrebbe star togliendo la scala alla prossima generazione”.

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