Il Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana, Giovanni Filippini, ha emanato l’Ordinanza n. 3/2024, in vigore fino al 30 settembre, che inasprisce i divieti di movimentazione degli animali e di accesso agli allevamenti situati nelle zone di restrizione I, II, e III di Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna. Qualora venga accertata una carenza strutturale o gestionale dei requisiti di biosicurezza non sanabile entro 15 giorni, è previsto lo svuotamento degli stabilimenti.
Coldiretti ha richiesto azioni immediate per limitare la diffusione della peste suina africana e per indennizzare le aziende danneggiate, sottolineando che la situazione mette a rischio 30 miliardi di reddito per mancata esportazione.
Tra Liguria e Piemonte sono stati registrati otto nuovi casi di peste suina africana, portando il totale a 920 positività accertate. È stato approvato il sostegno in regime “de minimis” agli allevatori che mettono a disposizione i propri capi come “sentinelle” per Blue Tongue.
Intanto La Commissione Europea ha dichiarato ufficialmente estinto il focolaio di peste suina nell’area di sorveglianza istituita in un raggio di 15 chilometri dall’allevamento di Dorgali, dove a settembre 2023 era stata riscontrata la presenza del genotipo 2 in tre capi.