Amadori rafforza il suo impegno per una filiera sostenibile e responsabile

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Amadori ha pubblicato il suo quarto Report di Sostenibilità, basato sugli standard GRI. Il documento analizza le azioni intraprese nel 2023 per la sostenibilità e gli investimenti lungo la filiera.

Nonostante un contesto difficile, l’azienda ha ampliato il proprio impegno verso la sostenibilità, il benessere degli operatori e l’uso ottimale delle risorse. Il “Purpose” aziendale definisce l’obiettivo di nutrire le comunità con proteine di qualità, tutelando gli ecosistemi.

“Il nostro Gruppo conferma la volontà di dare il proprio contributo su tutti gli aspetti della sostenibilità e di essere una guida per il settore agroalimentare verso una filiera che non sia solo fornitrice di prodotti, ma anche promotrice di benessere e nutrizione consapevole, impattando positivamente su ambiente e tessuto sociale” – ha commentato l’AD Denis Amadori. “Il Piano Strategico del nostro Gruppo, che abbiamo chiamato ‘Ama Moving forward to 2028’ ci guiderà in questa direzione, per crescere valorizzando la nostra cultura di filiera, puntando all’efficienza operativa e perseguendo la sostenibilità economica, sociale ed ambientale. Il nostro obiettivo è costruire insieme un futuro in cui l’alimentazione sia sempre più sana, sostenibile ed accessibile”.

Amadori ha migliorato la rendicontazione degli impatti ambientali, includendo per la prima volta i dati delle recenti acquisizioni (Rugger/Lenti, Forno d’Oro) e delle filiere suinicola e delle uova. Nel 2023, l’85% dell’energia elettrica autoprodotta è stata destinata all’autoconsumo, coprendo il 20% del fabbisogno elettrico totale. Il 22% dell’energia acquistata è certificata da Garanzia di Origine, in aumento rispetto al 2022. Sono state ottenute certificazioni ISO 50001 per lo stabilimento di Mosciano Sant’Angelo, che si aggiunge a quello di Cesena.

Per quanto riguarda i rifiuti, il 93% nella produzione mangimistica è stato recuperato. Nella trasformazione alimentare, il 99,4% dei rifiuti è stato riciclato. L’impegno continua anche sul packaging: Amadori usa film mono-materiali, ha ridotto le grammature e utilizza PET riciclato fino al 60%.

Amadori punta su una filiera controllata e tracciabile, collaborando con fornitori locali: il 56% degli approvvigionamenti proviene dalle regioni dei principali siti produttivi e l’86% da fornitori italiani. Nel 2023, il valore economico distribuito agli stakeholder ha raggiunto il 94,8% del totale generato, in crescita rispetto al 2022.

L’azienda ha investito in formazione con 75.210 ore erogate (+5,2%). Di queste, il 73,6% è stato dedicato a sicurezza e prevenzione, contribuendo alla riduzione degli infortuni (tasso sceso a 28,5). Inoltre, Amadori ha ottenuto la certificazione ISO 45001 per il sito di Santa Sofia, che si aggiunge a Cesena, Mosciano Sant’Angelo e Cazzago S. Martino.

Amadori rafforza il suo impegno per una filiera sostenibile

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