Barry Callebaut cresce nei ricavi ma l’utile crolla sotto la pressione del cacao

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Il leader mondiale nella produzione di cioccolato, Barry Callebaut, ha chiuso il primo semestre dell’anno fiscale 2024/25 con un quadro economico segnato da forti contrasti. Il fatturato è salito del 63,1% su base annua, raggiungendo i 7,29 miliardi di franchi svizzeri (7,7 miliardi di euro), mentre l’utile netto si è ridotto del 60,2%, fermandosi a 30,5 milioni di franchi (32 milioni di euro). La causa principale è l’impennata del prezzo del cacao, raddoppiato nel giro di dodici mesi.

Sul fronte dei volumi, il gruppo ha registrato un calo del 4,7% nelle vendite complessive di cioccolato. L’Europa occidentale ha evidenziato una contrazione del 7,6%, mentre quella centrale e orientale ha segnato un -6,6%. Nonostante il calo dei volumi, la società è riuscita a trasferire gran parte degli aumenti dei costi alle controparti commerciali, sostenendo così i ricavi.

Tuttavia, l’aumento del valore delle scorte ha inciso significativamente sui costi finanziari, che sono passati da 72,1 a 196,7 milioni di franchi svizzeri (210 milioni di euro). Il rallentamento degli utili riflette quindi un contesto di mercato estremamente complesso, in cui la volatilità delle materie prime impone una continua revisione delle strategie operative.

Nel tentativo di contenere la pressione sui margini, Barry Callebaut ha avviato un piano di efficientamento, che prevede la chiusura di quattro impianti e il raggiungimento di risparmi strutturali pari a 250 milioni di franchi all’anno. I risultati di queste misure, secondo quanto comunicato dall’azienda, saranno pienamente visibili solo nel medio periodo.

Parallelamente, il gruppo prosegue il suo percorso di espansione geografica. Sono entrati in funzione due nuovi stabilimenti produttivi: uno a Brantford, in Canada, e uno a Neemrana, in India. Le nuove aperture rafforzano la presenza industriale del gruppo in Nord America e nel Sud-est asiatico, aree considerate strategiche per la crescita futura.

Per l’intero esercizio, l’azienda prevede un EBIT in miglioramento rispetto all’anno precedente, pur stimando un calo dei volumi attorno al 5%. In un contesto ancora incerto, Barry Callebaut punta su efficienza e sviluppo internazionale per contrastare gli effetti della crisi del cacao.

Barry Callebaut sotto la pressione del cacao

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