Ben & Jerry’s ha accusato la sua società madre, Unilever, di aver violato gli accordi di fusione rimuovendo il CEO del marchio senza l’approvazione del consiglio. Secondo la denuncia, depositata martedì a New York, la rimozione di David Stever sarebbe avvenuta a causa delle frequenti prese di posizione progressiste dell’azienda.
L’accusa è l’ultimo sviluppo di una disputa iniziata nel 2021 tra Ben & Jerry’s e Unilever. L’azienda di gelati sostiene che l’accordo di fusione del 2000 impedisce a Unilever di rimuovere unilateralmente il CEO e che la decisione è stata motivata dal suo impegno per la missione sociale del marchio.
Unilever ha replicato che la nomina e la rimozione del CEO avviene “dopo una consultazione di buona fede” con il consiglio indipendente di Ben & Jerry’s, esprimendo disappunto per la divulgazione pubblica della questione.
Il marchio accusa inoltre Unilever di aver bloccato post sui social riguardanti temi come il cambiamento climatico, il diritto all’aborto e il conflitto israelo-palestinese. La causa si inserisce in una serie di tensioni legate alla libertà di espressione di Ben & Jerry’s, mentre Unilever valuta la vendita del marchio e delle sue altre attività nel settore dei gelati.