Nonostante l’inflazione e la crisi del costo della vita, i consumatori britannici continuano a dimostrare una sorprendente vitalità nei loro comportamenti di spesa. Secondo un’indagine condotta da Bauer Media Outdoor, il 69% degli intervistati ha indicato la spesa alimentare come principale attività su cui impiegare tempo libero e reddito disponibile, seguita dai viaggi (31%) e dai pasti fuori casa (29%).
L’indagine, che ha coinvolto 2.000 partecipanti, mostra come uomini e donne abbiano abitudini di consumo simili, anche se emergono differenze interessanti in alcune categorie. In particolare, il 73% delle donne ha dichiarato di dedicare parte della propria spesa disponibile all’acquisto di generi alimentari, contro il 64% degli uomini.
Nonostante il contesto economico sfidante, il 38% degli intervistati afferma di spendere oggi più di un anno fa. Tra i principali motivi che spingono gli acquisti ci sono la gratificazione immediata (32%), la ricerca di nuove esperienze (31%), il miglioramento personale (23%) e il bisogno di connessione sociale (19%).
Interessante il focus generazionale: il 32% dei giovani tra i 18 e i 24 anni spende la maggior parte del proprio denaro disponibile in snack e cibo pronto, una tendenza che cala drasticamente tra gli over 65 (solo 9%). Gli anziani preferiscono investire nei viaggi, mentre i Millennials si orientano verso tecnologia, cosmetici e abbigliamento: circa uno su cinque tra i 25 e i 34 anni spende soprattutto in questi ambiti.