Nel 2024 il mercato europeo degli snack ha toccato quota 234 miliardi di euro, con una crescita del +2,9% rispetto all’anno precedente, generando 7 miliardi di euro in più pur con volumi stabili a 115 miliardi di unità. È quanto emerge dal report “Snack Unwrap” di Circana, che analizza il comportamento dei consumatori nei sei principali mercati del continente: Italia, Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi e Regno Unito.
Gli snack rappresentano oggi il 40% delle vendite di alimentari confezionati in Europa, con una forte spinta dai prodotti salutistici: le barrette per la colazione crescono del +6,0% (83,6 milioni di unità), la frutta secca e disidratata del +4,9% (160,2 milioni), lo yogurt del +3,5% (303,2 milioni) e i formaggi del +3,1% (478,4 milioni).
Secondo Ananda Roy di Circana, “gli snack riflettono stili di vita fluidi e motivazioni che uniscono piacere, benessere e praticità. Non sono più una semplice categoria: sono una cultura in evoluzione”.
I supermercati restano il canale principale, con il 50% delle vendite e una crescita del +2,1% in volume. I discount, con 44 miliardi di euro, si confermano in espansione, mentre i negozi di prossimità calano. In forte crescita invece eCommerce e canali specializzati.
Sul fronte geografico, Germania (60 miliardi, +2,5%) e Regno Unito (53 miliardi, +3,6%) guidano il mercato in valore assoluto. Italia (43,2%) e Paesi Bassi (44,6%) registrano invece le quote valore più alte sul totale grocery, segnalando una marcata preferenza per la categoria.
Circana suggerisce a produttori e retailer di adattare le strategie a nuove occasioni di consumo, accelerare sull’innovazione funzionale e rivedere i KPI includendo la rilevanza d’uso più che solo le unità vendute. La snack economy, insomma, è sempre più sofisticata e guidata dall’intenzionalità del consumatore.