Un recente report di McKinsey ha messo in luce come le principali tendenze stanno trasformando il settore dell’e-commerce, basandosi su un’indagine globale condotta tra 500 dirigenti di aziende attive nei settori B2C e B2B. Lo studio mette in luce le strategie adottate dai marchi leader per differenziarsi e prepararsi alla stagione dello shopping natalizio, con un’attenzione particolare all’innovazione tecnologica e all’integrazione dei canali di vendita.
Secondo i dati raccolti, quasi il 70% dei brand prevede di incrementare gli investimenti nell’e-commerce in occasione di eventi di grande richiamo, come il Black Friday e il Cyber Monday. Le festività di fine anno rappresentano un ulteriore momento cruciale, con una quota significativa di marchi disposti ad aumentare il budget per raggiungere i propri obiettivi. Eventi come il Singles Day e l’Amazon Prime Day si confermano anch’essi rilevanti per i marchi più performanti, alcuni dei quali riescono a ottenere oltre il 10% del proprio fatturato annuale in queste occasioni. Tuttavia, una parte dei brand meno competitivi continua a non partecipare attivamente a queste iniziative.
Per sostenere la crescita e mantenere un vantaggio competitivo, i leader del settore stanno investendo sempre di più in tecnologie avanzate. Circa il 20% dei marchi leader dedica oltre 100 milioni di dollari alle infrastrutture tecnologiche per l’e-commerce, un elemento chiave per rispondere rapidamente alle variazioni della domanda. In particolare, l’intelligenza artificiale generativa sta assumendo un ruolo centrale: molti marchi prevedono di destinare una quota significativa del proprio budget a questa tecnologia nei prossimi mesi, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza dei clienti e affrontare la transizione verso un mondo senza cookie.
Un altro aspetto distintivo riguarda l’acquisizione di competenze tecniche. I marchi leader stanno puntando su figure come data scientist e sviluppatori software, preferendo costruire internamente le proprie capacità piuttosto che affidarsi a partner esterni. Questo approccio riflette l’importanza attribuita all’autonomia operativa nella gestione dell’e-commerce.
Il report evidenzia inoltre che i canali digitali stanno diventando sempre più redditizi rispetto a quelli tradizionali. Per questo motivo, molte aziende, sia nel B2C che nel B2B, stanno investendo in piattaforme direct-to-consumer, mercati online e social commerce, rispondendo alla crescente domanda di punti di contatto digitali da parte dei clienti.
Infine, emerge una sfida significativa nell’integrazione tra canali online e offline. Solo una minoranza dei marchi leader riesce a garantire un’esperienza senza soluzione di continuità, assicurando che le informazioni e i servizi siano ben allineati tra i diversi touchpoint. Questa capacità è ancora meno diffusa tra i marchi in ritardo, sottolineando la necessità di investimenti ulteriori in infrastrutture e processi per migliorare l’interazione con i clienti.