Il gruppo Intermarché dovrà pagare una sanzione da 19,2 milioni di euro per mancanza di trasparenza nei contratti firmati con i fornitori a livello internazionale. La Corte amministrativa d’appello di Parigi ha confermato, con una sentenza del 30 aprile 2025, la decisione già presa dal Tribunale amministrativo il 7 novembre 2023.
La vicenda risale agli anni 2021-2022, quando il Ministero dell’Economia francese aveva evidenziato che ITM Alimentaire International, braccio internazionale di Intermarché, aveva omesso di dichiarare servizi di cooperazione commerciale fatturati all’estero tramite le proprie centrali internazionali in Svizzera (Agecore) e in Belgio.
Secondo la normativa francese (articolo L-441-4 del Codice del Commercio), è obbligatorio indicare in modo esplicito nelle convenzioni annuali con i fornitori sia gli importi sia le contropartite negoziate, a livello nazionale e internazionale.
Intermarché, che ha già versato la sanzione, ha annunciato di aver presentato un ricorso al Consiglio di Stato francese per contestare la decisione. Il caso, seguito da vicino dalle autorità e dal settore distributivo, rilancia il dibattito sulla trasparenza nei rapporti tra retailer e fornitori su scala europea.