Crisi dei consumi e ristrutturazione: SPAR lascia Svizzera e Regno Unito, in vendita 363 negozi

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SPAR Sudafrica ha annunciato l’intenzione di vendere le proprie attività in Svizzera e nel Regno Unito, nell’ambito di un piano di ristrutturazione delle operazioni europee finalizzato alla riduzione del debito. In Svizzera, SPAR gestisce circa 363 punti vendita sotto insegne come SPAR, Eurospar, Maxi, SPAR Express e TopCC, impiegando circa 1.600 persone. Il gruppo, che aveva acquisito l’attività elvetica nel 2016, è attualmente in trattativa con potenziali acquirenti dotati di competenze locali, anche se non è stata ancora presa una decisione definitiva. Le catene Coop e Migros non sarebbero coinvolte nel processo.

Nel bilancio 2023/24, SPAR Switzerland ha registrato un calo del 6% nel fatturato, sceso a 754,2 milioni di franchi svizzeri (circa 805 milioni di euro), pari al 10% del fatturato complessivo del gruppo. L’utile netto è diminuito del 17%, fermandosi a 5,6 milioni di franchi. I primi dati del nuovo esercizio segnalano un’ulteriore flessione del 9% nei ricavi.

La contrazione delle vendite è legata al crescente ricorso dei consumatori svizzeri a grandi supermercati o alla spesa oltreconfine, complice l’aumento dei prezzi. A peggiorare il quadro, anche il rallentamento generale dei consumi: nel 2024 le vendite retail in Svizzera sono calate dello 0,2%, con un leggero aumento nel food (+1,3%) ma un crollo del 2,6% nel non-food. SPAR Group ha confermato l’intenzione di focalizzarsi maggiormente sui mercati africani, tra cui Sudafrica, Botswana, Mozambico e Namibia, oltre che in Irlanda e Sri Lanka.

SPAR lascia Svizzera e Regno Unito

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