Il settore della barbabietola da zucchero dell’Unione Europea vive una fase critica. Copa Cogeca, tramite il presidente Guillaume Gandon, denuncia le difficoltà crescenti e chiede un intervento deciso delle istituzioni europee. La stagione bieticola 2024 si annuncia deludente, salvo alcune eccezioni regionali. Il clima avverso ha aggravato la situazione fitosanitaria, con infestazioni e malattie che riducono drasticamente il contenuto zuccherino e le rese per ettaro.
Un altro problema cruciale è la diminuzione dei mezzi tecnici disponibili. Entro il 2027, i coltivatori rischiano di perdere l’accesso a molte sostanze attive indispensabili per la protezione delle colture. Restrizioni senza alternative peggiorano la produttività e aumentano i costi, riducendo la redditività del settore. Anche i prezzi dello zucchero, dopo i picchi del 2023, sono in calo: -26% in un anno fino a ottobre 2024. Le aziende saccarifere stanno reagendo con tagli alle superfici coltivate per il 2025, segnale di una crisi imminente.
La produttività del settore è stagnante dal 2018, interrompendo un trend di crescita annua dell’1,5% per ettaro. Nonostante questo, la Commissione UE continua a favorire le importazioni senza limiti, causando ulteriori difficoltà per i coltivatori europei. Le misure straordinarie, come le agevolazioni per le importazioni ucraine, hanno destabilizzato ulteriormente il mercato. Nel 2024/25, le importazioni dall’Ucraina sono cresciute fino a 25 volte rispetto ai livelli consentiti in precedenza.
Dal 2006, le politiche europee hanno portato alla chiusura di 104 zuccherifici e all’abbandono del settore da parte di 200.000 coltivatori. Solo dal 2017, si contano 15 chiusure di zuccherifici e 27.000 produttori in meno. Copa Cogeca avverte che, senza interventi, il declino del settore bieticolo-saccarifero europeo sarà inarrestabile, con conseguenze gravi per la competitività e la sostenibilità dell’intera filiera.