Nonostante un contesto di mercato complesso, DIA è riuscita ad aumentare la propria quota nel settore della distribuzione alimentare spagnola, consolidando la sua quarta posizione nel primo trimestre del 2025. Secondo i dati di NielsenIQ, il gruppo ha raggiunto il 5% di quota di mercato a marzo 2025, con un incremento di 0,1 punti percentuali rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Alla base di questo risultato c’è l’iniziativa “Nueva Calidad Dia”, che punta a migliorare la qualità dei prodotti a marchio privato, affiancandoli alle principali marche nazionali e internazionali.
Nel corso del 2024, DIA ha completato una profonda revisione della propria offerta a marchio privato, che ora comprende 2.400 prodotti focalizzati su qualità, innovazione e sviluppo creativo. Le ricette sono state riformulate per raggiungere standard più elevati, sfruttando una vasta rete di fornitori locali.
Oggi i prodotti a marchio DIA rappresentano il 58% delle vendite dell’insegna, un dato nettamente superiore alla media del settore, che si attesta al 46,7% (dato di febbraio 2025).
L’assortimento rinnovato dà ampio spazio ai prodotti freschi: frutta e verdura di stagione, pesce e carni tipiche spagnole come pollo, tacchino, coniglio, manzo e maiale. Questo orientamento ha favorito la crescita soprattutto nei segmenti di carne fresca confezionata e yogurt, sia nei negozi fisici che online. La carne fresca confezionata, ad esempio, ha guadagnato 0,2 punti percentuali di quota di mercato in un anno.
Anche la presenza online ha giocato un ruolo chiave nel rafforzamento della posizione di DIA. A febbraio 2025, la quota di mercato online è salita all’8,5%, in crescita di 0,4 punti rispetto all’anno precedente. L’e-commerce dell’azienda copre ormai oltre l’84% della popolazione spagnola, raggiungendo anche quattro milioni di persone che vivono in centri con meno di 10.000 abitanti.
Nel marzo scorso, DIA ha annunciato un nuovo piano strategico che prevede l’apertura di oltre 300 nuovi negozi di prossimità entro il 2029, con un investimento complessivo di quasi 900 milioni di euro. La metà di questi punti vendita servirà a consolidare la quota attuale, mentre l’altra metà punta a stimolare la crescita futura.