Fino a 200 punti vendita della catena britannica Poundland potrebbero chiudere nei prossimi mesi, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro. Il gruppo proprietario, Pepco, è in procinto di ricevere le ultime offerte di acquisto, in vista della pubblicazione dei risultati semestrali giovedì. Poundland è in vendita da marzo, con la consulenza di Teneo, e l’accordo definitivo è atteso per settembre.
Attualmente l’azienda gestisce 825 negozi e impiega circa 16.000 persone, ma secondo indiscrezioni circa 200 punti vendita in perdita potrebbero essere tagliati nell’ambito della futura operazione. Le difficoltà derivano da un aumento dei costi, dalla forte concorrenza dei supermercati e da un’offerta di abbigliamento poco competitiva.
Dal 2017, Poundland ha abbandonato il tradizionale prezzo fisso di £1 per adottare una gamma di prezzi da 50p a £5. Tra i potenziali acquirenti figurano fondi di investimento come Gordon Brothers, Hilco Capital, Endless e Modella Capital.
Pepco ha annunciato di voler semplificare il proprio business concentrandosi su articoli di abbigliamento e prodotti a maggior margine. Il ritorno di Barry Williams come amministratore delegato punta a rilanciare Poundland, valorizzando i punti di forza storici della catena.