General Mills starebbe valutando la vendita delle attività di Häagen-Dazs in Cina, in un’operazione che potrebbe valere diverse centinaia di milioni di dollari. Lo riporta Bloomberg News sottolineando che il colosso alimentare statunitense, con sede a Minneapolis, potrebbe avviare il processo di vendita già entro la fine del 2025, anche se le trattative sono ancora in fase preliminare e non è escluso che l’operazione venga accantonata. L’eventuale cessione riguarderebbe i negozi monomarca del gelato premium, mentre la distribuzione nei supermercati e nei minimarket cinesi continuerebbe.
Questa possibile uscita dal retail diretto cinese si inserisce in un contesto più ampio di ristrutturazione del gruppo, che ha già annunciato oneri per circa 70 milioni di dollari nel trimestre in corso e una stima complessiva di 130 milioni entro la fine dell’anno fiscale 2028. Il piano riflette le difficoltà del settore alimentare confezionato, colpito da un rallentamento della domanda e da consumatori sempre più attenti al prezzo, anche nei segmenti premium.
General Mills non è l’unico grande marchio a ripensare la propria presenza in Cina. Altri colossi del food come McCormick e Conagra Brands hanno segnalato criticità simili, legate a margini ridotti, cambiamenti nei consumi e una concorrenza locale sempre più aggressiva. Inoltre, anche aziende di altri settori come Zara (Inditex) e H&M hanno recentemente ridotto il numero di negozi fisici nel paese asiatico, mentre Apple e Tesla monitorano con crescente cautela il contesto normativo e competitivo.
La crescente pressione sul potere d’acquisto dei consumatori cinesi, unita a dinamiche geopolitiche e regolamentari complesse, sta quindi spingendo molte multinazionali a rivedere le proprie strategie in un mercato un tempo considerato imprescindibile.
