Il Gruppo Italiano Vini (GIV) ha chiuso il 2024 con un fatturato consolidato di 428 milioni di euro, leggermente in calo rispetto ai 435 milioni del 2023. Secondo la direttrice generale Roberta Corrà, il risultato è in linea con le aspettative e riflette una strategia focalizzata su due segmenti principali: mass market e fine wines. Mentre nel primo si sono mantenute le quote di mercato, la categoria dei vini di pregio è in forte espansione, arrivando a pesare per il 30% del portafoglio complessivo.
Tra i marchi più rappresentativi spicca Nino Negri, sinonimo di qualità e notorietà. L’export continua a essere il motore trainante delle vendite, rappresentando il 78% del totale. Gli Stati Uniti restano il mercato estero di riferimento, seguiti da Regno Unito e Nord Europa, dove GIV punta a recuperare volumi. L’Asia, invece, è vista come un’area di sviluppo sul lungo termine.
In Italia, nonostante le difficoltà del canale Horeca, il mercato interno si conferma fondamentale. Attualmente il gruppo non è impegnato in nuove acquisizioni, ma amplia la sua offerta distribuendo marchi di terzi, tra cui champagne e vini francesi e italiani di alta gamma.