Il mercato italiano delle proteine vegetali continua a crescere trainato dai formaggi

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Il mercato italiano delle proteine vegetali è in rapida espansione, con un valore stimato di 746 milioni di euro per il 2024, segnando un incremento annuo del 5%. Nel 2023, le vendite di prodotti plant-based hanno raggiunto i 641 milioni di euro, con un aumento del 16% rispetto al 2021. Particolarmente significativo è il boom dei formaggi vegetali, con un +77% in soli due anni. Sono alcuni dei numeri emersi nell’ambito dell’incontro di Alternative “Proteine alternative: innovazioni, sfide e opportunità” che ha riunito all’Università Milano-Bicocca esperti del settore agroalimentare e biotecnologico, istituzioni, imprenditori e ricercatori.

Le proteine alternative, come la carne a base vegetale, possono ridurre le emissioni di gas serra fino al 94%, l’uso del suolo dell’89% e il consumo di acqua del 93% rispetto alla carne tradizionale. La carne coltivata promette una riduzione dell’impatto climatico fino al 92% e un minor utilizzo di suolo del 90%. Entro il 2050, il mercato globale delle proteine alternative potrebbe superare i 900 miliardi di euro, creando 10 milioni di posti di lavoro. Il 45% dei raccolti europei è destinato all’alimentazione animale, ma le proteine alternative potrebbero aumentare l’autosufficienza alimentare.

“Riunire tutti i portatori di interesse per una discussione aperta e costruttiva – ha affermato Maurizio Bettiga, ideatore e chair di Alternative – è una necessità e porta a risultati concreti, favorendo ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico ed una comunicazione efficace. Siamo pronti per continuare con questo modello agli Stati Generali delle Proteine Alternative in programma il 21 ottobre”.

Mercato italiano delle proteine vegetali

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