Il Regolamento UE sulla deforestazione (EUDR), che entrerà in vigore il 30 dicembre 2025 per le grandi e medie imprese e nel 2026 per le piccole, impone che materie prime come cacao, caffè, soia e legname siano a deforestazione zero. Tuttavia, la complessità delle filiere alimentari rende difficile garantirne la tracciabilità e il rispetto delle normative.
Secondo il report 2023 dell’Icqrf del Masaf, sono stati effettuati 54.658 controlli, con oltre 2.200 sanzioni per un valore di oltre 21 milioni di euro. Inoltre, il 12% dei prodotti analizzati è risultato irregolare. Per affrontare questa sfida, REMIRA Italia, specializzata in software per la supply chain, evidenzia il ruolo cruciale della tecnologia nella riduzione degli sprechi e nel miglioramento della tracciabilità.
“Per essere realmente sostenibili, le aziende devono intervenire sugli sprechi, che incidono sul bilancio e sull’ambiente”, spiega Matteo Sgatti, Regional Sales Manager di REMIRA Italia. L’uso di software avanzati consente di ridurre gli errori di distribuzione del 40%, gli sprechi del 25% e di aumentare il fatturato fino al 35%. “La trasparenza – aggiunge – è diventata una necessità per i consumatori moderni, che vogliono sapere, giustamente, da dove proviene il loro cibo e come viene prodotto. La tecnologia offre strumenti sempre più potenti per rendere questa informazione accessibile e verificabile, ma questo dato non basta a qualificare un’azienda come veramente sostenibile”,
Attraverso sistemi di intelligenza artificiale per la gestione dell’inventario e il controllo qualità, è possibile monitorare in tempo reale le criticità della filiera e ottimizzare il time-to-market del 40%. Con oltre 20 sedi nel mondo, REMIRA fornisce soluzioni per un’industria alimentare più efficiente e trasparente.