Una settimana dopo l’annuncio da parte di Lidl della “più grande riduzione di prezzi di sempre” nei suoi negozi in Germania, i dati dimostrano che i rivali hanno saputo rispondere efficacemente, proteggendo la propria quota di mercato. Dal 26 maggio al 1° giugno, Lidl ha visto calare leggermente la propria quota di visitatori, passando dal 16,4% della settimana precedente al 16,1%, secondo i dati in tempo reale forniti da Accurat.
Il piano di Lidl prevedeva tagli permanenti fino al 35% su 500 prodotti. Ma la concorrenza non è rimasta a guardare: Aldi Nord e Aldi Süd hanno risposto con riduzioni di prezzo simili su centinaia di articoli, seguiti da Edeka, Rewe, Penny e persino Kaufland, controllata dallo stesso gruppo di Lidl.
L’effetto immediato è stato un rafforzamento della posizione di Aldi ed Edeka, che hanno guadagnato traffico grazie a una risposta rapida e ben comunicata. I consumatori, soprattutto quelli attenti al prezzo, hanno trovato in Aldi un’alternativa credibile, con un formato discount simile e una reputazione consolidata come leader nei prezzi bassi.
L’iniziativa di Lidl, invece, sembra non aver sortito l’effetto desiderato. In un mercato altamente competitivo come quello tedesco, i soli sconti non bastano: tempestività, trasparenza e comunicazione sono elementi chiave per convincere i clienti a cambiare insegna.